Scrittore e critico letterario polacco. Vissuto in una famiglia povera si
arrangiò alla meno peggio per formarsi una cultura sufficiente a
permettergli di esercitare il giornalismo in qualche quotidiano.
Successivamente, inviato prima a Berlino e poi a Heidelberg per conto di un
editore, poté dedicarsi più tranquillamente allo studio e
diventare poi redattore della rivista "Krytyka", all'avanguardia del movimento
antinaturalistico polacco, che ebbe vita nei primi anni del secolo corrente.
F. si distinse, oltre che per le sue opere di critica letteraria - come
Letteratura polacca contemporanea, del 1908 e
Storia del pensiero
politico nel periodo successivo alla spartizione (in 3 volumi, 1914-1920) -
anche per alcuni romanzi (
La bella ebrea e
I nostri eroi) e per i
drammi
Anno 1812,
Giudizio di Dio ed altri ancora (Zbaraz 1868 -
Cracovia 1919).